Immaginate un giovane chef dalla creatività dirompente che prepara in esclusiva per voi un intero menu di stagione: e già qui ci sarebbe da fare le capriole dalla contentezza. Ma se oltretutto vi viene anche chiesto di giudicare i piatti come se foste Fiammetta Fadda in una puntata di Cuochi e Fiamme, beh, il divertimento è assicurato!
Dove è accaduto tutto questo? Al Ristorante Molin 22 di Desenzano del Garda, dove sono stata invitata da Cucina Semplicemente a un pranzo Social Gourmet insieme ad altri fortunati ospiti. Ad ognuno di noi è stato chiesto di dare un punteggio da 1 a 5 ai piatti sulla base di 4 parametri: ingredienti, tecnica di esecuzione, genio creativo ed equilibrio dei sapori.
Vado a descrivervi con dovizia di particolari il menu, ma non lo faccio per suscitare invidia, eh, chiariamoci!
Fuori concorso l’entrée: un merluzzo con panzanella e uova di salmone su centrifugato di pomodoro fresco, altrimenti detta “paperella sacrificale”. Non fatevi intenerire dal suo sguardo implorante. Mangiarla in un sol boccone è stato il modo migliore per stuzzicare il palato e abituarlo alle portate seguenti!
La prova vera e propria parte con un antipasto di alici marinate con lime, quenelle di burrata, scalogno fondente, pomodori canditi, lische fritte in farina di riso e crema di castagne. La maestria dello chef si è vista nella capacità di fondere tutti questi ingredienti armonicamente, lasciando però ogni gusto riconoscibile. Voto della giuria: 4,5.
Poi è arrivato il pezzo forte: sua maestà il risotto! Trota affumicata, roselline di cavolfiore e formaggio Maniva per un risotto che faceva piangere dalla contentezza. Il risotto era cotto alla perfezione, all’onda come piace a me. Il punteggio complessivo è stato 5; il mio decisamente 5 cum laude.
Di secondo abbiamo avuto il piacere di ascoltare una sinfonia di pagro con tamarindo marinato in salamoia, brodo dashi e alghe nori croccanti, direttamente da un Long Playing Disc: onore non solo al gusto, ma anche alla presentazione. Ho apprezzato in particolare la cerimonialità con la quale il piatto è stato servito: il brodo di alga nori è stato versato sul momento da una tipica teiera giapponese. Voto complessivo: 4,8.
Dulcis in fundo (è proprio il caso di dirlo) il dessert fuori concorso. Un originalissimo gelato al fico d’india con crumble di zenzero e amarena.
Tutto il pasto è stato annaffiato con litri di bollicine: un Cà d’Or Blanc des Blancs Millesimato che per la sua versatilità si è sposato benissimo con tutte le portate del pranzo.
Che altro dire? Lo chef Alessio Miraglia è stato promosso a pieni voti. Accoglienza, calore, ospitalità e location hanno fatto il resto.
Se passate da Desenzano (e se non ci passate, andateci apposta!) fate una capatina in questo ristorante.
Ah dimenticavo, Molin 22 è anche un’ottima pasticceria dove degustare prelibatezze di ogni tipo. Non vedo l’ora di tornarci per farmi una bella colazione!
MOLIN 22 – via Tommaso dal Molin, 22 – Desenzano del Garda (BS)